Il sipario si alza sul futuro dell’eleganza.
Il 1° novembre 2025, in occasione della Couture Fashion Night presso il maestoso The Circle Convention Center di Zurigo, debutta Pignatelli Atelier, la nuova linea donna della maison Pignatelli.
Una collezione che porta con sé la grazia del passato e la visione di un nuovo lusso consapevole, firmata da Jean Luc Amsler, figura di riferimento nell’haute couture europea.
Una visione d’autore firmata Jean Luc Amsler
Raffinato, cosmopolita, rigoroso e visionario: Jean Luc Amsler incarna la sintesi perfetta tra classicismo e modernità.
Già noto per il suo percorso nell’alta moda parigina e per le collaborazioni con prestigiose maison couture, lo stilista svizzero dirige il progetto Pignatelli Atelier con un tocco intellettuale e una profonda sensibilità estetica.
Il risultato è una collezione che riflette un dialogo tra radici e sperimentazione, dove il rigore della tradizione sartoriale incontra la libertà creativa di chi immagina la couture del domani.
Pignatelli Atelier: un nuovo capitolo per la maison
L’iniziativa nasce sotto la guida di Francesco Gianfala, che accompagna la maison in una fase di espansione internazionale orientata alla contemporaneità, senza rinunciare all’anima sartoriale che ne ha costruito la leggenda.
Pignatelli Atelier diventa così il manifesto di una moda etica e colta, capace di parlare alle nuove generazioni senza perdere la propria identità.
Ogni creazione è realizzata nel laboratorio Pignatelli, nel reparto vintage maschile, e nasce da un gesto poetico: reinterpretare il passato con sguardo moderno.
L’upcycling come gesto di stile
In un’epoca in cui la moda riscopre il valore dell’autenticità, Pignatelli Atelier eleva il concetto di upcycling a forma d’arte.
Ogni abito prende vita da tessuti d’archivio, frammenti di storia ricuciti con sensibilità contemporanea.
Le silhouette alternano costruzioni scultoree e linee fluide, mentre i materiali maschili diventano il linguaggio per raccontare una femminilità potente, raffinata e libera.
È una moda che non segue il tempo, ma lo reinventa.

La Contessa di Castiglione: musa e simbolo di emancipazione
Dietro ogni collezione iconica si nasconde una musa.
Per Pignatelli Atelier, l’ispirazione arriva dalla Contessa di Castiglione, la celebre “Perla d’Italia”: aristocratica, enigmatica, ribelle.
La sua immagine si riflette in una donna moderna, misteriosa ma determinata, che fa della libertà la propria eleganza.
Un’estetica sospesa tra passato e futuro, in cui ogni dettaglio evoca un rito, una presenza, una storia da tramandare.
Un dialogo tra moda maschile e femminile
In passerella, la linea donna dialogherà con una selezione di abiti uomo provenienti dall’archivio Pignatelli, reinterpretati dal direttore creativo Francesco Pignatelli.
Un incontro tra memoria e innovazione, tra la tradizione del made-to-measure e la tensione verso nuove direzioni stilistiche.
Come sottolinea lo stesso Pignatelli:
“Pignatelli Atelier è un ponte tra la tradizione e il futuro: innovare, reinterpretare e superare i confini restando fedeli al nostro DNA.”
Il Made in Italy come valore culturale
La collezione non sostituisce le linee già esistenti, ma le affianca, rivolgendosi a una clientela giovane, consapevole e internazionale.
Ogni capo è un’esperienza sensoriale che restituisce al Made in Italy il suo valore più autentico: la bellezza della mano umana, la perfezione della forma, l’intelligenza del dettaglio.
A partire da novembre, Pignatelli Atelier sarà disponibile nei boutique Pignatelli di Torino e Milano, portando con sé un messaggio chiaro: la couture non è solo un sogno, ma una responsabilità estetica e culturale.
Con Pignatelli Atelier, la maison italiana firma una dichiarazione d’intenti.
Una couture etica, consapevole, intellettuale, che riscopre il valore della durata e il fascino della memoria.
È la dimostrazione che l’alta moda può essere sostenibile senza perdere magia, e che il futuro del lusso parla ancora — e soprattutto — italiano.

